Visma|Lease a Bike, il sorprendente 2024 di Bart Lemmen: “Nessuno poteva immaginarselo”

Nel corso di questa stagione Bart Lemmen ha stupito tutti e anche se stesso. Il 2024 è stato il suo debutto in una formazione WorldTour importante come la Visma|Lease a Bike e il 29enne, ex militare, ha ripagato la fiducia ricevuta dalla squadra con una lunga lista di piazzamenti e prestazioni di altissimo livello che gli sono valse il rinnovo, dopo pochi mesi, per altre tre stagioni. Per lo scalatore di Utrecht questa stagione è stata anche quella del debutto in una corsa mitica come il Tour de France.

“Naturalmente è stato emozionante vedere come si sarebbero svolte le cose a livello WorldTour. Guardando indietro ora, dopo un anno incredibile, posso dire che è andata molto meglio di quanto mi aspettassi o anche solo osassi sognare. Mi sono subito sentito a casa nella squadra – ammette Lemmen, che ha esordito con la Visma subito a gennaio al Tour Down Under – È stato un viaggio molto speciale. Ho trascorso subito tre settimane con un nuovo gruppo dall’altra parte del mondo. Non ero mai stato in Australia, quindi è stata un’avventura straordinaria per iniziare. Non mi sono posto alcuna aspettativa per quella settimana. Volevo solo dare il meglio di me. Il fatto che abbia finito per competere per un buon risultato in classifica generale è stata una grande sorpresa. È stato bello dimostrare subito a me stesso di appartenere al livello WorldTour, soprattutto perché avevo completato solo una stagione completa come ciclista professionista”.

Dopo il quinto posto nella generale in Australia è arrivato per lui il decimo posto all’UAE Tour e poi la convocazione per il Tour de France anche per via dei problemi di salute di Sepp Kuss. “Ero seduto sul divano di casa quando Grischa [Niermann, ndr] mi chiamò per dirmi che ero il sostituto previsto se Sepp non si fosse ripreso in tempo. Una settimana dopo, ero sullo stesso divano quando Grischa mi ha chiamato di nuovo per confermarmi che sarei andato al Tour. È stato un momento incredibile. Mi sono davvero goduto tre settimane di gare al massimo livello, ma sapevo che dovevo rimanere concentrato ogni singolo giorno. A volte mi sono dato un pizzicotto, rendendomi conto di quanto tutto fosse speciale. Ma alla fine dovevo solo pedalare il più possibile. Il sostegno travolgente delle persone intorno a me mi ha fatto capire quanto fosse straordinaria la situazione”.

Lemmen poi ha rivelato di un ricordo che gli è riaffiorato mentre stava scalando il Col du Galibier in occasione della quarta tappa della Grand Boucle. “In prossimità della vetta, mi sono ricordato di averci pedalato con mia moglie Nienke durante le nostre vacanze nel 2016. All’epoca non avevo mai corso, quindi nessuno poteva immaginare che un giorno avrei percorso il Galibier in una gara, per non parlare del Tour de France, la più grande corsa del mondo – ma il momento più bello del Tour è stato per lui un altro – Il momento più importante è stata la vittoria di tappa di Jonas Vingegaard, poi il giorno in cui abbiamo puntato tutto sul giallo a Plateau de Beille e la tappa in cui io e Wout van Aert ci siamo contesi la vittoria completano la mia Top-3”.

Per chiudere in bellezza questa stagione sorprendente ci sarebbe voluta una vittoria a titolo personale, ed in occasione della Coppa Bernocchi ci è arrivato a un passo, attaccando e venendo raggiunto nel finale dal gruppo inseguitore. “È stata sicuramente dura, ma ero soprattutto orgoglioso di essere nella posizione di vincere una gara. È dura che ci sia andato così vicino, ma ne traggo solo vantaggi. Chi avrebbe pensato dodici mesi fa che le cose si sarebbero svolte in questo modo? Certamente non io. Con l’inizio del 2025, sono ansioso di continuare a dare il meglio di me nelle gare importanti. Sto alzando l’asticella anche per me stesso. Ora ho un anno di esperienza WorldTour alle spalle e spero di poter competere per le vittorie l’anno prossimo”.

 

 

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